Il 2025 porta con sé importanti novità nella determinazione del reddito da lavoro autonomo, introdotte dal Decreto Legislativo n. 192/2024, noto come “Revisione IRPEF-IRES”, che è stato emanato per dare attuazione alla riforma fiscale. Una delle principali innovazioni è l’introduzione del principio dell’onnicomprensività e la revisione delle spese e dei componenti che concorrono a formare il reddito di lavoro autonomo. In questo articolo, vedremo in che modo queste modifiche influenzano i professionisti e gli autonomi, facendo chiarezza sui componenti che sono ora esclusi dalla tassazione.
Indice dei contenuti
- 0.1 Cos’è il Principio dell’Onnicomprensività?
- 0.2 Le Modifiche al Calcolo del Reddito da Lavoro Autonomo
- 0.3 Componenti Esclusi dalla Tassazione
- 0.4 Le Plusvalenze e le Altre Variabili nel Reddito di Lavoro Autonomo
- 0.5 Rimborso delle Spese Non Rimborsate dal Cliente
- 0.6 Obbligo di Tracciabilità delle Spese per la Deduzione
- 0.7 Conclusione e Invito alla Consulenza
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Cos’è il Principio dell’Onnicomprensività?
Il principio di onnicomprensività stabilisce che il reddito di lavoro autonomo non è più calcolato solo come la differenza tra i compensi percepiti e le spese sostenute, ma include tutti i valori percepiti dall’attività, a qualunque titolo, nel periodo d’imposta. In sostanza, tutte le somme e i valori ricevuti sono considerati componenti positivi del reddito, salvo che non vi sia una specifica esclusione normativa.
Questa innovazione si inserisce in una revisione più ampia del sistema fiscale, con l’obiettivo di semplificare e rendere più chiara la determinazione del reddito, come spiega anche la Relazione illustrativa del Decreto.
Le Modifiche al Calcolo del Reddito da Lavoro Autonomo
Con la riforma fiscale, il vecchio articolo 54 del TUIR, che regolamentava la determinazione del reddito di lavoro autonomo, è stato suddiviso in più articoli (dal 54 al 54-octies) per affrontare aspetti specifici della materia. Ecco le principali novità introdotte:
1. Contributi Previdenziali e Rimborsi Spese
- Contributi Previdenziali Integrativi: Rimangono esclusi dalla formazione del reddito i contributi previdenziali integrativi dovuti alle Casse professionali.
- Rimborsi Spese: Se il professionista addebita al cliente spese sostenute per l’esecuzione dell’incarico, tali rimborsi non concorreranno più alla formazione del reddito. Questa modifica risponde all’esigenza di evitare che i professionisti siano tassati su somme che non rappresentano effettivamente guadagni, come i rimborsi delle spese di viaggio, vitto e alloggio.
2. Riaddebito delle Spese per l’Uso Comune degli Immobili
Un altro aspetto importante riguarda il riaddebito delle spese per l’uso comune di immobili utilizzati per l’attività. Ad esempio, se un professionista addebita a un altro soggetto le spese per l’utilizzo condiviso di un immobile, queste non concorreranno alla formazione del reddito. Questo allineamento con la precedente prassi è stato confermato con il nuovo articolo 54-ter.
Componenti Esclusi dalla Tassazione
La legge ha anche identificato delle specifiche somme che non concorrono alla formazione del reddito, come:
- Contributi Previdenziali e Assicurativi: Le somme destinate ai contributi previdenziali obbligatori e agli altri contributi stabiliti dalla legge non vengono incluse nel reddito imponibile.
- Rimborsi Spese Addebitate Analiticamente: Come accennato, le spese sostenute dal professionista per conto del cliente (ad esempio, per viaggi, vitto o alloggio) che sono state addebitate analiticamente al cliente non verranno più considerate reddito.
- Spese per l’Uso Comune degli Immobili: Anche queste spese, se addebitate ad altri soggetti, non entreranno nel calcolo del reddito del professionista.
Inoltre, la legge stabilisce che tali componenti esclusi non sono deducibili dal reddito del professionista, ma per i rimborsi spese analitici (come nel caso delle spese per i viaggi), non vi è alcun impatto fiscale negativo sul professionista. Questo è un passo importante verso una semplificazione fiscale.
Le Plusvalenze e le Altre Variabili nel Reddito di Lavoro Autonomo
Il nuovo articolo 54-bis stabilisce che le plusvalenze patrimoniali, ovvero i guadagni derivanti dalla cessione di beni strumentali, sono rilevanti per la determinazione del reddito. A questo si aggiunge la tassazione della cessione del contratto di leasing, che ora concorre alla formazione del reddito autonomo, includendo la differenza tra il valore normale del bene e il prezzo di riscatto, attualizzato.
Queste modifiche mirano a semplificare il trattamento fiscale delle operazioni patrimoniali, rendendo chiara la loro rilevanza per il reddito, in modo simile a quanto avviene per le imprese.
Rimborso delle Spese Non Rimborsate dal Cliente
Una delle novità più rilevanti riguarda il trattamento delle spese non rimborsate dal cliente. Se una spesa sostenuta dal professionista non viene pagata dal cliente, essa può essere dedotta dal reddito del professionista. Le modalità per la deducibilità sono simili a quelle delle perdite su crediti nelle imprese, e il diritto alla deduzione si attiva solo quando sono stati avviati procedimenti di regolazione della crisi da parte del cliente, come ad esempio il fallimento o il concordato preventivo.
Obbligo di Tracciabilità delle Spese per la Deduzione
Dal 2025, una novità importante è l’introduzione dell’obbligo di tracciabilità per la deducibilità di alcune spese, come quelle relative a vitto, alloggio, trasporti e altre spese di viaggio. Questo obbligo si applica nel caso in cui le spese siano addebitate analiticamente al cliente. Pertanto, il professionista dovrà fornire al cliente la documentazione che attesti il pagamento delle spese con metodi tracciati, come carte di credito o bonifici bancari.
Conclusione e Invito alla Consulenza
Le modifiche introdotte dal Decreto Legislativo n. 192/2024 offrono una ristrutturazione significativa della disciplina fiscale per i lavoratori autonomi. Con l’introduzione del principio di onnicomprensività e le nuove regole sui rimborsi spese, il sistema diventa più chiaro e meno gravoso per i professionisti. Tuttavia, le nuove disposizioni possono essere complesse e necessitano di una gestione accurata.
Se hai dubbi su come le modifiche potrebbero influire sulla tua attività, non esitare a contattare il nostro studio per una consulenza personalizzata.
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