Il patto di famiglia è uno strumento molto utile per il passaggio generazionale di un’azienda o di partecipazioni societarie, ma la sua gestione fiscale può risultare complessa. Con la recente del 2025 dell’Agenzia delle Entrate, sono stati chiariti importanti aspetti legati alla tassazione delle “attribuzioni compensative“. Vediamo insieme come funziona e quali sono le implicazioni fiscali.
Indice dei contenuti
- 1 Cos’è il Patto di Famiglia?
- 2 Le “Attribuzioni Compensative” e il Dubbio Fiscale
- 3 L’Esenzione Fiscale per il Trasferimento d’Azienda
- 4 Le Novità della Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate
- 5 Quali Sono le Conseguenze Pratiche?
- 6 Come Ottimizzare la Pianificazione Fiscale
- 7 Conclusione: Rivolgiti a un Esperto
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Cos’è il Patto di Famiglia?
Il patto di famiglia è un contratto con cui un imprenditore trasferisce, in tutto o in parte, la propria azienda o le proprie quote societarie a uno o più discendenti. Questo strumento, regolato dal Codice Civile, serve a garantire un passaggio generazionale ordinato, evitando future dispute ereditarie.
Affinché il patto sia valido, devono partecipare tutti i legittimari (coniuge, figli o altri eredi che avrebbero diritto alla legittima). Per tutelare i non assegnatari dell’azienda o delle quote, la legge prevede che l’assegnatario debba compensarli economicamente, a meno che questi ultimi non vi rinuncino.
Le “Attribuzioni Compensative” e il Dubbio Fiscale
Le somme o i beni dati dall’assegnatario dell’azienda ai legittimari non assegnatari sono definite “attribuzioni compensative”. La questione centrale è: queste somme sono soggette a imposta di donazione?
Secondo la normativa precedente, c’erano interpretazioni contrastanti su come tassare queste attribuzioni. Alcuni ritenevano che fossero considerate donazioni dell’assegnatario e quindi tassate come un trasferimento diretto tra fratelli o altri eredi. Tuttavia, la recente risoluzione dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito la questione.
L’Esenzione Fiscale per il Trasferimento d’Azienda
Il Decreto Legislativo 346/1990, all’articolo 3, comma 4-ter, prevede un’esenzione dall’imposta sulle donazioni per il trasferimento di aziende o partecipazioni societarie a favore di discendenti o del coniuge, a patto che:
- L’azienda o le partecipazioni vengano trasferite con il patto di famiglia.
- Il beneficiario mantenga la titolarità dell’impresa per almeno cinque anni.
Questa esenzione però non si estende alle attribuzioni compensative, che restano soggette all’imposta sulle donazioni.
Le Novità della Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate
Con la Risoluzione del 2025, l’Agenzia delle Entrate ha stabilito che le somme versate come compensazione non sono donazioni dall’assegnatario ai legittimari non assegnatari, ma devono essere viste come una donazione indiretta dell’imprenditore stesso.
In termini pratici:
- L’imposta di donazione viene calcolata in base al rapporto di parentela tra l’imprenditore e i legittimari non assegnatari.
- Si applicano le franchigie e le aliquote previste per il legame familiare con l’imprenditore, e non quelle tra assegnatario e legittimari non assegnatari.
Questo significa che, ad esempio, se un padre trasferisce l’azienda a un figlio e versa una somma compensativa a un altro figlio, questa viene trattata fiscalmente come una donazione del padre e non del figlio assegnatario.
Quali Sono le Conseguenze Pratiche?
Per chi utilizza il patto di famiglia, questa risoluzione porta a due principali conseguenze:
- Maggiore chiarezza fiscale, evitando interpretazioni errate sulla tassazione delle attribuzioni compensative.
- Possibilità di sfruttare franchigie e aliquote più favorevoli, dato che la tassazione segue il rapporto con il disponente originale e non con l’assegnatario.
Come Ottimizzare la Pianificazione Fiscale
Se stai pensando di usare il patto di famiglia per il passaggio generazionale della tua impresa, è essenziale:
- Valutare l’impatto fiscale delle attribuzioni compensative e calcolare l’imposta di donazione in base alle nuove regole.
- Pianificare la struttura del patto in modo da massimizzare le esenzioni e ridurre i costi fiscali.
- Evitare errori formali che potrebbero portare a contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Conclusione: Rivolgiti a un Esperto
La gestione fiscale del patto di famiglia è un tema delicato che richiede attenzione. Con le recenti novità normative, è fondamentale avere una strategia chiara per ridurre il carico fiscale e garantire un passaggio generazionale senza problemi.
Se hai dubbi su come strutturare il tuo patto di famiglia o vuoi assicurarti di sfruttare tutte le agevolazioni fiscali disponibili, contattaci per una consulenza personalizzata.
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