Piuttosto comune come operazione immobiliare è l’acquisto di una casa, con l’intenzione poi di donarla ai figli, oppure di intestare l’immobile direttamente al proprio figlio. In questo tipo di operazioni occorre avere ben chiare le conseguenze fiscali di queste scelte e la possibilità di ottenere le eventuali detrazioni fiscali per ristrutturazione o per opere finalizzate al risparmio energetico. Abbiamo deciso di pubblicare quindi il testo di un quesito che ci è stato posto ed analizzeremo dal 25 gennaio le risposte ai singoli quesiti posti.

Sto per acquistare un appartamento per mia figlio maggiorenne.
Mio figlio ad oggi vive con me , è nello mio stato di famiglia ed è e rimarrà a mio carico ancora per qualche hanno in quanto studente.
Il nuovo appartamento è nello stesso comune attuale di residenza del nucleo familiare. Vi chiedo di aiutarmi per risolvere questi dubbi:
1) Per l’agevolazione acquisto prima casa mia figlia dovrà per forza spostare la residenza nel nuovo appartamento ? Il cambio di residenza non è necessario e non deve essere dichiarato qualora non corrisponda alla verità dei fatti. Il cambio di residenza consente a suo figlio di poter considerare l’immobile quale abitazione principale, con la conseguenza di: pagare minori imposte nel momento dell’acquisto dell’immobile e di non pagare l’IMU.
2) Dovrà di conseguenza uscire dal mio stato di famiglia una volta cambiata la residenza ? Lo stato di famiglia è una “fotografia” della situazione delle persone che convivono all’interno della medesima abitazione. Ai fini ISEE lo studente che vive da solo e non ha redditi continua a far parte del nucleo familiare dei genitori. Ai fini delle detrazioni irpef, il figlio a carico rimane tale fino all’età di 26 anni qualora non sia più convivente. Oltre i 26 anni il figlio che non lavora e vive in un altro immobile costituisce sempre nucleo familiare a sè stante.
3) Io sosterrò tutte le spese dall’acquisto alla ristrutturazione che avverrà nel corso del 2021. Potrò nel 730/2022 redditi 2021 portare in detrazione le spese di ristrutturazione della casa di mia figlia anche nella eventualità abbia cambiato residenza e sia uscita dal mio stato di famiglia ? Le spese di ristrutturazione sono detraibili solo da parte del proprietario dell’immobile o più in generale da parte di chi possiede l’immobile e vive nell’appartamente insieme al proprietario. Nel caso specifico quindi i genitori non possono operare alcuna detrazione anche se pagano le spese di ristrutturazione dal momento che non sono proprietari. In questi casi si opera in maniera differente.
4) Potrò farlo per tutti i 10 anni anche se nel frattempo lei non sarà più a mio carico in quanto spero inizi a lavorare ? Se ci fossero i requisiti allora potrebbe portare in detrazione la spesa per tutti i 10 anni.
5) In nessun caso potrò nel corso dei 10 anni cedergli il credito di imposta nel caso inizi a lavorare o lei decida di vendere la casa ? La cessione del credito di imposta è possibile anche negli anni successivi. In caso di cessione dell’immobile si può optare per il passaggio del diritto alla detrazione al nuovo acquirente. E’ necessario specificare nell’atto notarile tale possibilità.
6) Per quanto descritto sopra forse mi conviene puntare allo sconto in fattura e/o cessione del credito per recuperare parte delle spese di ristrutturazione ? Dal momento che suo figlio non ha reddito l’unica possibilità per avere qualche beneficio fiscale è cercare di cedere il credito oppure ottenere lo sconto in fattura.

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