Raggruppamento Temporaneo di Professionisti (RTP): come funziona la fatturazione secondo l’Agenzia delle Entrate
La gestione fiscale e la fatturazione all’interno di un Raggruppamento Temporaneo di Professionisti (RTP) può sembrare complessa, ma l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti per risolvere i dubbi più comuni. In questo articolo spieghiamo in modo semplice il quesito posto all’Agenzia e la risposta ufficiale, prendendo spunto anche dai recenti aggiornamenti normativi e dai commenti tecnici.
Indice dei contenuti
- 1 Cosa è un Raggruppamento Temporaneo di Professionisti (RTP)?
- 2 Il quesito posto all’Agenzia delle Entrate
- 3 La risposta dell’Agenzia delle Entrate
- 4 Perché queste regole sono importanti?
- 5 In sintesi
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Cosa è un Raggruppamento Temporaneo di Professionisti (RTP)?
Un RTP è un accordo temporaneo tra più professionisti o studi professionali che si uniscono per partecipare a una gara d’appalto o per svolgere un incarico specifico. Questo raggruppamento permette ai professionisti di collaborare mantenendo la propria autonomia gestionale e fiscale, senza dare vita a un nuovo soggetto giuridico autonomo.
Il raggruppamento viene solitamente guidato da un mandatario capogruppo, che coordina le attività e può, in alcuni casi, ricevere i pagamenti per conto di tutti i partecipanti.
Il quesito posto all’Agenzia delle Entrate
Il quesito affrontato dall’Agenzia delle Entrate riguarda la modalità di fatturazione nei confronti della stazione appaltante (il committente dell’incarico):
- Chi deve emettere le fatture? Devono farlo le singole imprese associate oppure può occuparsene direttamente la capogruppo mandataria?
- Come si concilia la fatturazione con l’entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs. 36/2023)?
L’obiettivo è capire come rispettare correttamente gli obblighi fiscali senza incorrere in errori o sanzioni.
La risposta dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che le regole indicate nel Principio di diritto n. 17/2018 rimangono valide anche dopo l’entrata in vigore del D.Lgs. 36/2023 (nuovo Codice dei Contratti Pubblici). Vediamo i dettagli:
1. Fatturazione autonoma dei singoli professionisti
L’Agenzia conferma che, nella maggior parte dei casi, ogni professionista associato al RTP è tenuto a emettere la propria fattura nei confronti della stazione appaltante. Questo vale per la quota di lavori o servizi eseguiti da ciascun partecipante.
Esempio pratico: Se tre professionisti partecipano a un RTP e ognuno realizza una parte del lavoro (ad esempio progettazione, coordinamento e contabilità), ognuno deve emettere fattura per la sua quota direttamente alla stazione appaltante.
2. Emissione centralizzata tramite la capogruppo (opzione alternativa)
L’Agenzia riconosce anche una seconda possibilità: la capogruppo può emettere le fatture per conto dei singoli associati, ma solo “in nome e per conto degli altri”.
In questo caso:
- La fattura deve specificare chiaramente che viene emessa per conto dei professionisti associati;
- Deve indicare la quota di competenza di ciascun partecipante al RTP;
- Deve rispettare quanto previsto dall’articolo 21, commi 1 e 2 lettera n) del DPR 633/72.
Questa soluzione può semplificare la gestione amministrativa, ma richiede un accordo chiaro tra i membri del RTP e la capogruppo.
3. Pagamento dei corrispettivi
Il pagamento può essere effettuato direttamente alla capogruppo mandataria, anche se le fatture sono state emesse dai singoli associati. La capogruppo, una volta incassato l’importo, provvederà a redistribuirlo ai singoli professionisti in base alla loro quota.
È importante sottolineare che il pagamento determina il momento impositivo ai fini IVA, con i conseguenti obblighi fiscali per ciascun associato, indipendentemente da chi riceve materialmente il pagamento.
Perché queste regole sono importanti?
Queste indicazioni sono fondamentali per garantire che il Raggruppamento Temporaneo di Professionisti rispetti pienamente la normativa fiscale:
- Ogni professionista mantiene la propria autonomia fiscale e gestionale;
- La fatturazione viene svolta in modo chiaro e trasparente;
- Si evitano errori che potrebbero portare a sanzioni fiscali.
In sintesi
La fatturazione all’interno di un RTP segue due modalità principali:
- Fatturazione autonoma da parte dei singoli professionisti per la propria quota di competenza;
- Emissione centralizzata tramite la capogruppo, ma esclusivamente in nome e per conto degli associati.
In ogni caso, è essenziale rispettare gli accordi stipulati tra i membri del RTP e mantenere la massima chiarezza nei rapporti con la stazione appaltante.
Se fai parte di un RTP o stai considerando di partecipare a un incarico con questa modalità, è importante pianificare attentamente la gestione fiscale e amministrativa per evitare problematiche future.