Si è rivolta a noi, in questi giorni una giovane artista freelance che da anni lavora nel mondo del PRINT ON DEMAND, alla ricerca di un commercialista specializzato in e-commerce e che potesse dare delle certezze in campo di corretto trattamento tributario di tutte le questioni relative all’e-commerce.

Prendendo spunto dall’esperienza di studio andiamo a portare un paio di riflessioni sul modello di business del Print on Demand, che funziona molto bene e che alla fine si appoggia sullo stesso schema del Dropshipping. Potremmo dire fin da subito che è uno dei migliori modelli di Dropshipping che si possa attuare.

Esiste un’attività online che pur basandosi a pieno sul modello del Dropshipping, non viene quasi mai preso in considerazione, proprio quando si parla di dropshipping. Come abbiamo detto anche in altri articoli il dropshipping è un business basato sul fatto che il magazzino non esiste e nel migliore dei casi è gestito da terze parti. Riepilogando quindi nel drosphipping lo shop vende merce di cui non ha la disponibilità nel proprio magazzino. Al momento dell’ordine del cliente lo shop effettua l’ordine presso il proprio fornitore e provvede alla spedizione.

Il funzionamento sopra descritto è stato applicato negli anni a molti prodotti differenti e in molte nicchie: dal settore tecnologico, agli accessori per la casa, con risultati differenti. In tutti i differenti contesti in cui è stato applicato il modello di gestione con magazzino zero ha presentato queste problematiche, ovvero:

  • I margini sono molto ridotti a causa del fatto che molti servizi sono delegati in outsourcing e per la forte guerra dei prezzi tipici del settore tecnologico/informatico;
  • Scarsa affidabilità e quindi continua ricerca di nuovi produttori, a causa della difficoltà di mantenere costanti gli standard produttivi, nella industria cinese; la conseguenza sono reclami da parte dei clienti e quindi il rischio per lo shop di incontrare difficoltà con le piattaforme di pagamento.

Esiste tuttavia un settore in cui il modello dropshipping si dimostra efficiente è quando questo schema viene applicato al print on demand.

Cosa è il print on demand: Il cliente individua quadri, stampe o prodotti simili già pronti e da acquistare nello shop. Ovviamente questi prodotti esistono solo nel catalogo dello shop e al momento dell’ordine parte l’ordine di stampa presso la tipografia. Quanto più ci avviciniamo al settore dell’arte, del gusto e del lusso, tanto più i margini possono essere mantenuti elevati. Con il print on demand dei giusti prodotti si possono mantenere elevati i margini. Può sembrare scontato ma i prodotti come quadri o stampe non si rompono e quindi anche il customer care può essere ridotto al minimo.

Per il PRINT ON DEMAND serve la partita IVA?

Si, anche il PRINT ON DEMAND richiede l’apertura della partita iva, se usufruisci dei servizi di stampa per rivendere sistematicamente i prodotti che crei. Come per tutte le attività commerciali occorre verificare se si rispetta il requisito dell’occasionalità. Per rispondere alla domanda: Per il print on demand serve la partita iva, devi chiederti se svolgi l’attività in modo SISTEMATICO, oppure ABITUALE. Quindi per fare un esempio: se predisponi un sito internet dal quale i clienti possono acquistare le tue magliette stampate, ecco che allora il fatto di aver predisposto il sito internet fa pensare che ci sia l’intenzionalità di protrarre la vendita per lungo tempo e soprattutto viene meno il requisito dell’occasionalità, per capirci: non posso sostenere di aver aperto per caso il mio sito internet con tanto di catalogo ed essere riuscito per caso a vendere delle magliette, in questo caso è chiaro che la vendita è il frutto dell’organizzazione da parte dell’imprenditore e quindi per il PRINT ON DEMAND serve la partita iva, in questo caso. Se invece sono stato incaricato a far stampare le magliette per il corso di judo della mia palestra, in questo caso l’acquisto sul sito e la successiva rivendita, senza neanche il ricarico, potrà considerarsi attività occasionale e quindi in questo caso per operare il PRINT ON DEMAND non serve la partita iva.

Affidarsi a un commercialista specializzato in e-commerce, può essere la migliore strategia che puoi mettere in atto nel momento in cui vuoi avviare un e-commerce in dropshipping. Puoi contattarci per parlarne alla seguente pagina Contattaci.

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